Possiamo annoverare la mancata pianificazione delle attività in Italia, a qualunque livello, sia personale, che aziendale, che istituzionale, come uno dei mali storici e radicati nel nostro DNA.
Un luogo comune, dannoso anche questo, mostra la mancata pianificazione come un vantaggio: la flessibilità italica contrapposta con la rigidità del pensiero teutonico.
La realtà è – ahimè – diversa, come sappiamo bene, e i danni dell’improvvisazione sono sotto gli occhi di tutti.
Quando smetteremo di elogiare il nostro #pressappochismo e spacciare un vizio per virtù, avremmo fatto un passo enorme verso la maturazione del nostro paese. Come ricorda il famoso detto: “Se fallisci la pianificazione, pianifichi il tuo fallimento.”